“Chi sonte, me domando...”
Una constatazione e un ricordo, prima dei doverosi ringraziamenti a chi ha reso
possibile la pubblicazione di questo libro. La constatazione: le grandi opere teatrali rimangono grandi anche quando vengono
in qualche modo “riscritte” e veicolate tramite un codice linguistico “minore” come
può essere quello di un dialetto: non perdono nulla della loro validità sempre
riconfermata sui palcoscenici di tutto il mondo, anzi, forse guadagnano un colore
espressivo che solo il dialetto è in grado di conferire...
Claudio e Fabrizio Groff |