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In un’epoca in cui sembra obbligatorio essere sempre felici, realizzate sul lavoro,
bellissime, e con un partner perfetto al proprio fianco, sbagliare diventa proibito.
E lo scivolone, l’occasione persa, le delusioni sono motivo di vergogna.
La storia di Anne e le altre, invece, mette in risalto ciò che a volte si fa fatica
ad ammettere: per raggiungere la felicità spesso bisogna procedere per tentativi,
e digerire qualche fallimento.
Magari, all’improvviso, quell’incontro tanto desiderato arriva. In punta di piedi,
ben camuffato, l’uomo capace di renderci felici è lì davanti ad aspettarci.
In attesa di riconoscerlo si ‘fruga’ nel cesto delle occasioni, e le protagoniste
di queste pagine hanno deciso di raccontare e raccontarsi. All’insegna dell’ironia
e dell’autocritica, che salvano il mondo ma prima di tutto noi stessi.
Non ci sono ricette per la felicità, ma tanti aneddoti in cui magari ci si potrà ritrovare,
condividendo qualche malinconia e tante risate.
L’angolo delle occasioni è impreziosito da una nota del poeta Guido Oldani,
padre del realismo terminale e dalle vignette di Gianni Falcone. Due uomini
sensibili e ironici che hanno accolto la sfida interpretando con la loro arte
il racconto delle autrici.
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